Interventi di rimozione delle carenze

Trattando di capannoni ad uso produttivo è possibile individuare una modalità molto semplice per rinforzare sismicamente ogni fabbricato, che corrisponde alla "eliminazione delle carenze" indicate nel decreto Sismabonus e si concretizza collegando tra loro travi, pilastri, tegoli e pannelli prefabbricati di facciata, mediante ad esempio piatti e squadrette metalliche, fissati con tasselli chimici o meccanici.

In particolare, è possibile stabilire, che gli "interventi locali" di rinforzo antisismico sono ammissibili se rispondono alle seguenti affermazioni:

  • Intervento locale per escludere la perdita di appoggio e il ribaltamento di travi e tamponamenti. Il calcolo deve contenere le verifiche locali in coerenza con l'intervento da eseguire.

  • Non deve mutare lo schema di calcolo complessivo. Gli interventi proposti devono essere tali da non modificare la risposta del fabbricato sotto azioni sismiche.

  • In presenza di angolari di fissaggio dei pannelli di tamponamento i fori dovrebbero essere asolati, per evitare di modificare il comportamento del capannone attraverso i rinforzi antisismici.

  • Il calcolo delle azioni sismiche per il dimensionamento dei collegamenti deve tener conto del valore dell'accelerazione corrispondente alla pseudo-accelerazione spettrale S(T1) derivata dallo spettro di risposta definito dal comportamento in caso di evento sismico del capannone. Le azioni possono essere stimate con modellazione completa dell'edificio oppure mediante le linee di indirizzo per interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici, metodo semplificato Reluis.

  • L'intervento deve tener conto delle linee guida per gli interventi su edifici industriali. Si può determinare l'azione sismica in base alle masse dei singoli componenti costruttivi oppure mediante modello globale. In ogni caso, le sollecitazioni sui diversi elementi strutturali che costituiscono ogni connessione devono essere opportunamente individuate e chiaramente indicate.

  • I parametri utilizzati nelle analisi (fattore di comportamento, categoria di sottosuolo, categoria topografica, classe d’uso, vita nominale) e i risultati ottenuti devono essere esplicitati e coerenti con l’intervento da eseguirsi.

  • Nel caso in cui per il capannone prefabbricato sia adottata una modellazione globale e sia previsto un comportamento dissipativo (q>1,5), i collegamenti in sommità devono essere dimensionati con valori di taglio derivanti dall'applicazione del criterio gerarchia delle resistenze, in base al momento resistente dei pilastri.

  • Le connessioni costituite da viti e fissaggi chimici devono essere opportunamente verificate. Nel caso in cui sia adottata una modellazione globale con q>1,5 i collegamenti mediante tasselli chimici o meccanici dovrebbero essere sovraresistenti rispetto alle piastre metalliche impiegate nelle connessioni.

  • Nella relazione di calcolo devono essere presenti tutte le informazioni che consentono l’interpretazione e la verifica dei calcoli, correlando gli elementi del disegno con quelli dei tabulati di calcolo.