Interventi di rinforzo delle scaffalature
I rinforzi strutturali in acciaio sono finalizzati a ridurre il rischio sismico delle scaffalature nel caso di terremoto. E' necessario rimuovere le carenze di stabilità delle scaffalature, tipicamente contenute negli edifici produttivi, che possono indurre danni alle persone o alle strutture che li ospitano, in quanto prive di sistemi di controventamento.
Si può usufruire del recupero della spesa sostenuta per la riduzione del rischio sismico, secondo i criteri del Sismabonus.
Nella fotografia si possono individuare (con colore leggermente diverso) gli elementi di rinforzo opportunamente connessi alle strutture esistenti.
Il lavoro di rinforzo delle scaffalature non progettate con criteri antisismici richiede diverse specializzazioni: non è facile "rendere antisismiche" le scaffalature esistenti. Gli ingegneri e le maestranze specializzate per i lavori in quota lo sanno bene! Soltanto la perfetta conoscenza del comportamento strutturale e delle regole normative consentono agli ingegneri di studiare il rinforzo più adatto per "migliorare" il comportamento sismico delle scaffalature e dei MAV (magazzini automatizzati verticali). E soltanto una perfetta pianificazione e organizzazione dei lavori, derivante dall'esperienza già fatta in passato, consente agli ingegneri di garantire il perfetto risultato al cliente, senza sorprese e senza tempi morti. Nell'immagine è possibile vedere gli "uomini scimmia" specializzati, in grado di svolgere i lavori in quota in piena sicurezza.
L'aspetto più importante è quello di saper valutare il tipo di intervento che riesce a massimizzare il livello di sicurezza senza rendere i rinforzi gravemente anti-economici per l'azienda. Soltanto la conoscenza precisa delle norme e delle regole di "verifica sismica delle scaffalature" consentono di individuare il giusto livello di intervento.
Soltanto il continuo aggiornamento professionale e normativo (degli ingegneri), nonché tecnologico (dell'attività nel suo complesso) consente di essere sempre al passo coi tempi e di proporre interventi di rinforzo coerenti con l'attività aziendale e con le leggi vigenti, anche con riferimento all'obbligo di marcatura CE (secondo UNI 1090-1) e alla regolarità dell'esecuzione (secondo UNI 1090-2).
Cosa ne pensa Raffaele Guariniello, magistrato esperto nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, sul rischio sismico delle scaffalature?
Scopriamolo in questa interessante intervista video "chiarificatrice"... Click sul link a lato.
Scaffalature porta pallet. Questi "magazzini" spesso "tornano" nelle sentenze della cassazione, con riferimento agli obblighi in capo alle aziende... Le norme ci sono, ma sono spesso disattese. Gli obblighi ci sono, vediamo di rispettarli e di farli rispettare.
La definizione delle scaffalature quali strumenti di lavoro oppure no è del tutto irrilevante: la giurisprudenza fa ricadere le responsabilità del cattivo uso e della cattiva manutenzione delle scaffalature sul datore di lavoro. Che le scaffalature siano oppure no attrezzature di lavoro rimane in capo al datore di lavoro la valutazione dei rischi, la manutenzione, e la gestione dell'emergenza. Pensare che le UNI EN siano norme che si possono non osservare significa non tener conto dei chiari insegnamenti della nostra giurisprudenza; quante volte la Cassazione ha condannato il datore di lavoro per il mancato rispetto di una norma UNI EN: il datore di lavoro sappia che se non rispetta una norma UNI EN relativa alle scaffalature, se capita un infortunio, il suo comportamento sarà valutato anche per il fatto che non ha osservato quella norma UNI EN...
Non bisogna dimenticare perciò di valutare il "rischio sismico delle scaffalature", e, in presenza di rischio elevato o molto elevato, ricordarsi di incaricare un esperto strutturista per la vera e propria valutazione della sicurezza nel caso di evento sismico.