Come funziona il Sismabonus per i capannoni

Puoi rinforzare il tuo capannone prefabbricato con il Sisma Bonus recuperando fiscalmente il 70% o l'80% di quanto spendi.

Le detrazioni fiscali relative al rinforzo del capannone rientrano in 5 anni.

Grazie al Decreto Rilancio (D.L. n. 34, del 19 maggio 2020), anche per gli interventi legati alle attività produttive è possibile optare per la "cessione del credito" e per lo "sconto in fattura". In particolare, con la conversione in legge del Decreto Rilancio, tali opzioni sono quindi attivabili anche per gli interventi di messa in sicurezza dei capannoni industriali, che prevedono il recupero fiscale in 5 anni del 70% oppure dell'80% delle spese sostenute. Come funziona? In sostanza, in alternativa alle detrazioni fiscali il committente può scegliere di cedere il credito a un istituto bancario / finanziario, oppure di ottenere uno sconto diretto nella fattura (del 70% oppure dell'80% a seconda dei casi).

La spesa massima che si può considerare è pari a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, per ciascun anno fino al 2021. Per unità immobiliare si deve intendere l'identificazione del subalterno catastale. Ad esempio, se l'azienda è costituita da una sola unità immobiliare ma comprende più di un capannone, il primo anno si possono spendere 96.000 sul primo capannone, il secondo anno 96.000 sul secondo capannone, e così via, purché ciascun capannone sia rinforzato e certificato autonomamente, con il salto di una o due classi, e purché per ciascun anno fiscale non si spenda più di 96.000. Se l'azienda è costituita da 2 o 3 unità immobiliari, si può applicare per ciascuna unità, separatamente, il metodo descritto.

Per fruire del Sisma Bonus il capannone deve trovarsi in un comune classificato sismicamente in zona 1, oppure in zona 2 oppure in zona 3 (restano esclusi soltanto i comuni in zona 4, per i quali è possibile comunque accedere ad altri incentivi).

Per saltare una classe di rischio, e ottenere il recupero del 70% della spesa, basta collegare tra di loro gli elementi prefabbricati (travi, pilastri e pannelli) mediante squadrette in acciaio progettate da un ingegnere ed eliminare le carenze di stabilità degli impianti, dei macchinari e delle scaffalature, in modo che non crollino durante l'evento sismico. Per saltare due classi di rischio, e ottenere il recupero fiscale dell'80% è un po' più complicato, perché bisogna fare analisi di tipo globale e mettere in atto interventi generalmente più invasivi.

E' possibile studiare modalità di intervento che siano compatibili con l'attività aziendale, senza cioè fermare la produzione e senza creare problemi di tipo logistico. E' solo questione di organizzare al meglio le fasi di intervento.

Per sapere in cosa consistono gli interventi di rinforzo antisismico sui capannoni prefabbricati clicca sul seguente link: Rinforzo di capannoni prefabbricati.

Vedi anche la pagina di aggiornamento per il 2020: Sismabonus capannoni 2020

Vedi anche la pagina: DVR sismico

Importante!


  • Il progetto di rinforzo deve essere fatto e certificato da ingegneri competenti.

  • L'esecuzione deve avvenire attraverso ditte specializzate dotate delle certificazioni previste dalle leggi, pena l'impossibilità di recuperare fiscalmente gli importi indicati.

  • I materiali impiegati per i rinforzi devono essere certificati secondo le norme vigenti.